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Cambiare i comportamenti: perché non basta la motivazione?

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Molto spesso sentiamo dire alle persone in stato di "malessere" o che seguono abitudini dannose per la propria salute che "non vogliono" cambiare, che non sono "abbastanza motivate". Un giudizio spesso affrettato che non spiega nella sua complessità i fattori che determinano le nostre azioni.

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I pensieri NON sono FATTI!

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La nostra mente "salta a conclusioni" e questo ci porta inevitabilmente ad una "spirale verso la depressione e l'ansia", ci dice Elisha Goldstein (vedi fonte originale). Quello che ci è consigliato è "controllare dove sia la nostra mente nel momento in cui diamo un'interpretazione".

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Gli eventi problema: quali domande per la consulenza psicologica?

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Gli eventi problema: quali domande per la consulenza psicologica?

Le più frequenti domande di consulenza allo psicologo possono essere affrontate attraverso approcci come la psicoterapia cognitivo comportamentale. Lo psicologo è un laureato in psicologia che può rispondere a domande tipiche della fase dell’adolescenza e degli adulti. Nel caso dei minori in età scolare è spesso necessario il coinvolgimento dei genitori.

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Come affrontiamo gli eventi? Questione di variabili!

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come affrontiamo gli eventi? la spiegazione ci viene dal modello cognitivo comportamentale

"..non sono gli eventi ma il nostro punto di vista riguardante gli eventi che è il fattore determinante." (Epitteto)

Franco e Marco sono cari amici, studiano insieme all'università e trascorrono il tempo libero in un gruppo di coetanei facendo serate e divertendosi.
Il giorno dell'esame di Procedura Civile entrambi ricevono lo stesso risultato: bocciati (sigh!).
Franco inizia subito a preoccuparsi e pensa "avrei dovuto studiare di più", "non sono molto costante" inoltre si sente un po' in "colpa".
Marco invece ha una reazione diversa, pensa, "il professore ce l'ha con me!", "è la seconda volta in pochi mesi!" e si sente "arrabbiato".
Di fronte allo stesso evento Franco e Marco reagiscono in maniera diversa. Franco sembra attribuire tutta la responsabilità a sé stesso mentre Marco fa esattamente il contrario considerando una causa esterna (il professore), il motivo del suo risultato all'esame.

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